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Roma, 12 dicembre 2019 – Gli italiani continuano a preferire la donazione come strumento didistribuzione del patrimonio in famiglia: nel primo semestre 2019 si riscontra un incremento del2,29% per le donazioni immobiliari e dell’1,18% per quelle mobiliari rispetto allo stesso periodo del2018. E’ quanto emerge dalle rilevazioni effettuate dal Notariato contenute nel Rapporto dati statisticinotarili - primo semestre 2019 pubblicato sul sito www.notariato.it che fornisce l’analisi più completaed esaustiva sul tema poiché per tutte le donazioni, con l’unica eccezione di quelle di modico valore,è obbligatorio l’utilizzo dell’atto pubblico e nel dato sono comprese quelle effettuate nell’ambito dipatti di famiglia. La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta dal Consiglio Nazionale delNotariato, attraverso un’applicazione dedicata realizzata da Notartel, la società informatica delNotariato italiano, presso tutti i notai in esercizio.Cosa e dove si donaTra le varie tipologie di beni donati si riscontra che, rispetto al primo semestre dello scorso anno,sono in netto aumento le donazioni di aziende (+20,36), in leggero incremento quelle di azionie quote (+3,62%), mentre diminuiscono, seppur di poco, le donazioni di denaro (-1,52%).Decisamente in calo le donazioni di nuda proprietà di quote e azioni (-29,09%) rispetto al primosemestre 2018.Tra le donazioni di beni mobili rimangono maggiormente diffuse quelle relative al denaro, alle azionie/o quote e alle aziende, concentrate prevalentemente al nord con la Lombardia che rimane laregione in testa per numero di donazioni mobiliari (circa il 26% del totale), sebbene in calo di oltre 2punti rispetto al primo semestre 2018, e con un incremento del numero di atti per il Sud e nelle Isole,il che costituisce una novità rispetto alle rilevazioni precedenti.Le donazioni immobiliari restano più comuni al Sud, dove si concentrano oltre il 35% di tuttele donazioni di immobili del primo semestre 2019, fanno eccezione a questa tendenza la Valled’Aosta e il Trentino-Alto Adige in cui la percentuale di donazioni immobiliari rapportato al numerodi abitanti è tra le più alte d’Italia. L’immobile più donato rimane il fabbricato (53,54% del totale)e nel raffronto con il primo semestre 2018, le percentuali relative alle donazioni di fabbricatiin piena proprietà e in usufrutto subiscono un incremento rispettivamente del 4,11% e del3,06%, mentre scendono leggermente quelle della nuda proprietà (-1,15%), sostanzialmentestabili le donazioni di terreni agricoli. Senza particolari variazioni la distribuzione territoriale delledonazioni immobiliari rispetto al 2018, uniche regioni che fanno registrare un incrementopercentuale tra i due semestri intorno all’11% sono Umbria, Calabria e Sardegna.Chi donaStabile il quadro anagrafico sia dei donanti che dei donatari: la maggior parte dei donatari ècompresa tra 18 e i 55 anni, così come permane molto diffusa la donazione a favore degli ultracinquantacinquenni dell’usufrutto, mentre la maggior parte dei donanti ha dai 55 anni in su. Perquanto riguarda l’agevolazione per l’acquisto della prima casa in sede di donazione rispetto al primosemestre 2018 continua a essere richiesta anche in tarda età e per il solo usufrutto: nel 2019 rispettoal 2018 le variazioni sono minime, ma un leggero incremento c’è tra i richiedenti nelle fasce dai 18 ai 35 anni, dai 56 ai 65 anni e tra gli over 76, mentre si registra una diminuzione dei soggetti tra i 36e i 55 anni e dai 66 ai 75 anni che chiedono l’agevolazione prima casa per il solo usufrutto.